Quale lavoro dopo la laurea?

La domanda che si pongono tutti ma alla quale nessuno sa dare risposta....la particolarità della nostra laurea ci costringe forse a cercare nuovi spazi occupazionali, altrimenti rischiamo seriamente di restare a casa....che ne pensate?

Fare quello che si vuole è molto difficile,viviamo in un periodo complicato..per tanti aspetti.Uno di questi è il fatto che va avanti solo chi ha raccomandazioni..chi puo vantare conoscienze.Il mondo del lavoro è pieno di pericoli e delusioni...scarseggia il lavoro scarseggia a molti anche la voglia di lavorare...Non tutti noi andranno a svolgere quello per cui sudiamo studiando quindi credo che non ci si debba precludere mentalmente alla possibilità di svolgere altro.Coltivando sempre il sogno di fare quello che si ama.

Italo Svevo ha scritto:Fare quello che si vuole è molto difficile,viviamo in un periodo complicato..per tanti aspetti.Uno di questi è il fatto che va avanti solo chi ha raccomandazioni..chi puo vantare conoscienze.Il mondo del lavoro è pieno di pericoli e delusioni...scarseggia il lavoro scarseggia a molti anche la voglia di lavorare...Non tutti noi andranno a svolgere quello per cui sudiamo studiando quindi credo che non ci si debba precludere mentalmente alla possibilità di svolgere altro.Coltivando sempre il sogno di fare quello che si ama.

Concordo!!!!!!!!!!!!! Io sto studiando quello che mi piace con la consapevolezza che il lavoro che farò potrebbe anche non avere niente a che fare con la storia. Però alla fine io voglio soltanto trovare qualcosa di dignitoso per contribuire a mantenere una famiglia : è chiedere tanto???????

io invece aspiro a diventare qualcuna nel mondo del lavoro, che il cognome Palumbo non resti tra le liste dell'ufficio di collocamento, ne tra le liste dei precari, io stò studiando x avere un futuro migliore, i miei stanno investendo su di me togliendosi pane dalla bocca x farmi diventare qualcuna, e se in italia ciò non ci sarà andrò all'estero perchè io non ci stò a diventare una della tante ma voglio diventare QUALCUNA tra tanti

Figlia di chè ha scritto:io invece aspiro a diventare qualcuna nel mondo del lavoro, che il cognome Palumbo non resti tra le liste dell'ufficio di collocamento, ne tra le liste dei precari, io stò studiando x avere un futuro migliore, i miei stanno investendo su di me togliendosi pane dalla bocca x farmi diventare qualcuna, e se in italia ciò non ci sarà andrò all'estero perchè io non ci stò a diventare una della tante ma voglio diventare QUALCUNA tra tanti

Ti quoto in pieno, anche se rendo tutto al maschile

tutti abbiamo grandi aspirazioni..io spero solo innanzittutto di trovare lavoro... se faccio la storica tanto meglio

Cincia ha scritto:

Italo Svevo ha scritto:Fare quello che si vuole è molto difficile,viviamo in un periodo complicato..per tanti aspetti.Uno di questi è il fatto che va avanti solo chi ha raccomandazioni..chi puo vantare conoscienze.Il mondo del lavoro è pieno di pericoli e delusioni...scarseggia il lavoro scarseggia a molti anche la voglia di lavorare...Non tutti noi andranno a svolgere quello per cui sudiamo studiando quindi credo che non ci si debba precludere mentalmente alla possibilità di svolgere altro.Coltivando sempre il sogno di fare quello che si ama.

Concordo!!!!!!!!!!!!! Io sto studiando quello che mi piace con la consapevolezza che il lavoro che farò potrebbe anche non avere niente a che fare con la storia. Però alla fine io voglio soltanto trovare qualcosa di dignitoso per contribuire a mantenere una famiglia : è chiedere tanto???????

hai assolutamente ragione...posso aspirare a diventare un modello... ma sn basso...devo pensare a qualcosa x il mio futuro e so benissimo che per lavorare dovrò abbandonare la mia cara sicilia e forse anche la mia cara italia...vedremo

premettendo ke nn voglio andare a lavorare all'estero...perke amo l'italiano e l'italia è l'unico paese ke amo(mi mankerebbe trp la pasta!!!) io nn mi precludo nnt nella vita...e sinceramente nn mi va di pensarci ora...qualunque sia in futuro il mio lavoro...o lo storico o il prof o qualcosa ke nn c'entri nnt cn la mia lauree triennale e biennale e successivi corsi..l'importante x me è vivere in un modo o nell'altro agiatamente...lo so di sembrare un po trp materialista ma fidatevi ke nn è cosi...anzi se fosse x me me ne andrei in campagna a fare la vita dell'800 senza soldi ma cn un terreno da coltivare e cn degli animali cm mucche pecore ecc...l'importante è avere una libreria gigantesca perke la cultura nn si trascura mai!!

Figlia di chè ha scritto:io invece aspiro a diventare qualcuna nel mondo del lavoro, che il cognome Palumbo non resti tra le liste dell'ufficio di collocamento, ne tra le liste dei precari, io stò studiando x avere un futuro migliore, i miei stanno investendo su di me togliendosi pane dalla bocca x farmi diventare qualcuna, e se in italia ciò non ci sarà andrò all'estero perchè io non ci stò a diventare una della tante ma voglio diventare QUALCUNA tra tanti

Concordo con quello che hai detto! tutti aspiriamo ad uscire dall'anonimato...ma penso solo che non si debba stare fermi...!Sono "mezzo" cuoco,nel tempo perso scrivo proponendo cose a editori...e lavoro da Mc Donalds.(Se qualcuno passasse da lì mi faccia un saluto). Dico solo che non dovremmo aspettare che le cose cadano dal cielo..ma crearsi o pensare ad alternative "valide".

sei un cuoco??
compagno di alberghieroooooooooooooo io sono diplomata lì, ma nel settore ricevimento infatti sono una receptionniste, bell'ambiente anche se ho scelto un'altra strada

Lavavetri nei semafori

ragazzi siamo tutti pieni di sogni...tutti vogliamo emergere...ma chissà alla fina chi ce la farà...
forse con qualche centinaio di ragazzi in più come noi il mondo sarebbe migliore...anche la nostra Sicilia sarebbe migliore e noi non avremmo bisogno di lasciare l' Italia per trovare il posto che meritiamo...buoni sogni a tutti

Amo la storia.
Ho sempre voluto conoscerla.
Ma questa passione mi darà la possibiltà di vivere dignitosamente?
Non credo.
Prima di arrivare in questa meravigliosa città ero piena di sogni, sogni spezzati bruscamente dalla necessità di fare i conti in tasca. Gli affitti sono cari, la luce da pagare e tante altre spese che la mia famiglia non potrà sostenere allungo. Probabilmente sarò costretta a fermarmi alla prima laurea. 8 anni per poter realizzare il sogno di diventare insegnante sono troppi.
Cosa potrò fare con questa laurea?
C'è la possibiltà di continuare a lavorare dove faremo il tirocinio e soprattutto dove lo faremo?
Non voglio laurearmi per poi finire a fare la segretaria, con tutto il rispetto per chi compie questo lavoro, ma se quello sarà il mio futuro, e devo ritenermi fortunata, tanto vale iniziare a farlo adesso anzichè rimandare a 3, 4 anni.

ho sentito dire che all'estero,sopratutto in germania dove non c'è l'affollamento di umanisti che c'è in italia,gli storici italiani sono apprezzati
voi cosa sapete su quest'opportunità?

qwertyce ha scritto:ho sentito dire che all'estero,sopratutto in germania dove non c'è l'affollamento di umanisti che c'è in italia,gli storici italiani sono apprezzati
voi cosa sapete su quest'opportunità?

dici davvero???io non lo sapevo..anzi se qualcuno lo sa può darci delle ifformazioni su questa opportunità...soprattutto a me interesserebbe sapere se ci sono opportunità per gli storici in Francia?..

Ehhh. "Che ne sarà di noi?"
Beh, i miei genitori ormai fanno i salti mortali pure per comprarmi i libri, quindi figuriamoci se riesco a laurearmi. Vedo mio padre che ogni giorno si fa il mazzo in un ufficio di merda, di un'amministrazione di merda di cui nn faccio nome (Agenzia delle Entrate). Vedo mio padre che cerca di sostenere i suoi diritti da 28 anni da sindacalista, senza vere risposte e veri risultati. Per questo lui mi dice sempre: "studia, per te stessa e costruisciti un futuro. Io ci metto i soldi, tu ci metti la testa e la buona volontà". Io ci provo, anch'io mi faccio il mazzo, a volte però ai professori nn interessa quanto tu abbia studiato, più che altro interessa di chi tu sia figlio.
Volevo fare Giurisprudenza, diventare magistrato. Ma tengo alla mia vita. Egoismo? Chissà.
Volevo fare Medicina, e andare in Africa. Avevo persino presentato alla maturità una tesi sulla condizione minorile in Darfur. Non l'hanno capita, anzi l'hanno bistrattata. Ho cambiato idea perchè ho cominciato ad avere incubi, forse la pediatra in Darfur non è lavoro di tutti. Io riconosco i miei limiti.
Che un giorno finisca dietro una cattedra, o dietro una scrivania ai Beni Culturali, o organizzi mostre alla Pinacoteca di Brera nn importa. Voglio un lavoro che mi gratifichi, che mi faccia stare bene, che mi faccia sentire indipendente e autonoma, in cui nn debba dire "grazie" a nessuno se nn ai miei genitori, un lavoro che mi sia ragione di vita e dote al matrimonio.

Scusate avevo bisogno di sfogarmi.

Saber ha scritto:Ehhh. "Che ne sarà di noi?"
Beh, i miei genitori ormai fanno i salti mortali pure per comprarmi i libri, quindi figuriamoci se riesco a laurearmi. Vedo mio padre che ogni giorno si fa il mazzo in un ufficio di merda, di un'amministrazione di merda di cui nn faccio nome (Agenzia delle Entrate). Vedo mio padre che cerca di sostenere i suoi diritti da 28 anni da sindacalista, senza vere risposte e veri risultati. Per questo lui mi dice sempre: "studia, per te stessa e costruisciti un futuro. Io ci metto i soldi, tu ci metti la testa e la buona volontà". Io ci provo, anch'io mi faccio il mazzo, a volte però ai professori nn interessa quanto tu abbia studiato, più che altro interessa di chi tu sia figlio.
Volevo fare Giurisprudenza, diventare magistrato. Ma tengo alla mia vita. Egoismo? Chissà.
Volevo fare Medicina, e andare in Africa. Avevo persino presentato alla maturità una tesi sulla condizione minorile in Darfur. Non l'hanno capita, anzi l'hanno bistrattata. Ho cambiato idea perchè ho cominciato ad avere incubi, forse la pediatra in Darfur non è lavoro di tutti. Io riconosco i miei limiti.
Che un giorno finisca dietro una cattedra, o dietro una scrivania ai Beni Culturali, o organizzi mostre alla Pinacoteca di Brera nn importa. Voglio un lavoro che mi gratifichi, che mi faccia stare bene, che mi faccia sentire indipendente e autonoma, in cui nn debba dire "grazie" a nessuno se nn ai miei genitori, un lavoro che mi sia ragione di vita e dote al matrimonio.

Scusate avevo bisogno di sfogarmi.

Non ti devi scusare affatto, è un bell'intervento e ti faccio i miei complimenti sa'. Concordo pienamente cn tutto qll che hai scritto. Brava.

Saber ha scritto:Ehhh. "Che ne sarà di noi?"
Volevo fare Medicina, e andare in Africa. Avevo persino presentato alla maturità una tesi sulla condizione minorile in Darfur. Non l'hanno capita, anzi l'hanno bistrattata. Ho cambiato idea perchè ho cominciato ad avere incubi, forse la pediatra in Darfur non è lavoro di tutti. Io riconosco i miei limiti.

oddio abbiamo lo stesso sogno...andare in africa ad aiutare la gente ke ha piu bisogno di noi ke siamo abituati a vivere cn tutte le comdità di qst mondo(ki piu ki meno)..io volevo fare la tesi di laurea sulla guerra dei diamanti insaguinati della sierra leone ma nn può essere perke nn essendoci fonti qua mi toccava andare direttamente in africa e spendere tempo e denaro e per una tesi di una laurea triennale ke oggi cm oggi è molto svalutata nn ne vale la pena...però il mio sogno è di andare un giorno in africa stando là in mezzo alla gente ad aiutarli e diventare uno storico di fama internazionale scrivendo libri sulla storia di tutte le guerre civili di un continente ucciso da noi occidentale..spero solo ke nn rimani un sogno