Sallusti offende gli studenti di Storia

Mercoledì, su La 7, nella trasmissione televisva Exit si discuteva della Riforma Gelmini, con vari invitati tra cui Salluti, giornalista del "Il Giornale" e gli studenti della Sapienza. Sallusti in un suo intervento ha denigrado chi studia Storia ritenendo la materia inutile, insomma io mi sono sentito offeso.Ho in mente un'idea, perchè non scrivere una lettera di risposta a Sallusti, in cui difendiamo l'utilità della Storia? Inviare la lettera non al Giornale ovviamente, ma al quotidiano "La repubblica" firmandoci "Studenti di Storia dell'Università di Palermo". Che ne pensate?

simonex100 ha scritto:Mercoledì, su La 7, nella trasmissione televisva Exit si discuteva della Riforma Gelmini, con vari invitati tra cui Salluti, giornalista del "Il Giornale" e gli studenti della Sapienza. Sallusti in un suo intervento ha denigrado chi studia Storia ritenendo la materia inutile, insomma io mi sono sentito offeso.Ho in mente un'idea, perchè non scrivere una lettera di risposta a Sallusti, in cui difendiamo l'utilità della Storia? Inviare la lettera non al Giornale ovviamente, ma al quotidiano "La repubblica" firmandoci "Studenti di Storia dell'Università di Palermo". Che ne pensate?

Rispondergli è dovuto, ma inviare a repubblica non mi ispira tanto...meglio il corriere della sera

L'importante è rispondere, va bene anche il Corriere.

simonex100 ha scritto:L'importante è rispondere, va bene anche il Corriere.

LAVORIAMOCI SU

simonex100 ha scritto:Mercoledì, su La 7, nella trasmissione televisva Exit si discuteva della Riforma Gelmini, con vari invitati tra cui Salluti, giornalista del "Il Giornale" e gli studenti della Sapienza. Sallusti in un suo intervento ha denigrado chi studia Storia ritenendo la materia inutile, insomma io mi sono sentito offeso.Ho in mente un'idea, perchè non scrivere una lettera di risposta a Sallusti, in cui difendiamo l'utilità della Storia? Inviare la lettera non al Giornale ovviamente, ma al quotidiano "La repubblica" firmandoci "Studenti di Storia dell'Università di Palermo". Che ne pensate?

Uao, c'è da ridere se si pensa che dirige il giornale fondato da un grande estimatore e divulgatore della storia quale era Indro Montanelli, autore della "Storia d'Italia"; inoltre lo stesso quotidiano ha pubblicizzato in passato iniziative di natura storica come la raccolta in fascicoli delle "Grandi battaglie della storia" .

Sam ha scritto:

simonex100 ha scritto:Mercoledì, su La 7, nella trasmissione televisva Exit si discuteva della Riforma Gelmini, con vari invitati tra cui Salluti, giornalista del "Il Giornale" e gli studenti della Sapienza. Sallusti in un suo intervento ha denigrado chi studia Storia ritenendo la materia inutile, insomma io mi sono sentito offeso.Ho in mente un'idea, perchè non scrivere una lettera di risposta a Sallusti, in cui difendiamo l'utilità della Storia? Inviare la lettera non al Giornale ovviamente, ma al quotidiano "La repubblica" firmandoci "Studenti di Storia dell'Università di Palermo". Che ne pensate?

Uao, c'è da ridere se si pensa che dirige il giornale fondato da un grande estimatore e divulgatore della storia quale era Indro Montanelli, autore della "Storia d'Italia"; inoltre lo stesso quotidiano ha pubblicizzato in passato iniziative di natura storica come la raccolta in fascicoli delle "Grandi battaglie della storia" .

MA INFATTI è PROPRIO SCEMO....

montanelli non era uno storico, era un bravo giornalista e un mediocrissimo divulgatore di storia, tanto che la sua Storia d'Italia è considerata l'idealtipo del pasticcio storiografico (peggio di mack smith diciamo).
Era un uomo di destra che nel 1954 proponeva a gli americani di creare una organizzazione segreta terroristica per scatenare una guerra civile (Lupo, Partito e antipartito, p. 107-108).
Sentitosi sul collo il tallone berlusconiano ha resistito e si è opposto con dignità
ma non facciamone un santo
in basso come sallusti e feltri è difficile cadere
ma il Giornale è sempre stato un giornale molto di destra
quanto poi all'interesse per la storia, allora magari per te è storia anche il Libro nero del comunismo, anch'esso generosamente distribuito dal Gornale :-)

carlo V ha scritto:montanelli non era uno storico, era un bravo giornalista e un mediocrissimo divulgatore di storia, tanto che la sua Storia d'Italia è considerata l'idealtipo del pasticcio storiografico (peggio di mack smith diciamo).
Era un uomo di destra che nel 1954 proponeva a gli americani di creare una organizzazione segreta terroristica per scatenare una guerra civile (Lupo, Partito e antipartito, p. 107-108).
Sentitosi sul collo il tallone berlusconiano ha resistito e si è opposto con dignità
ma non facciamone un santo
in basso come sallusti e feltri è difficile cadere
ma il Giornale è sempre stato un giornale molto di destra
quanto poi all'interesse per la storia, allora magari per te è storia anche il Libro nero del comunismo, anch'esso generosamente distribuito dal Gornale :-)

MONTANELLI COME DIVULGATORE DI STORIA E' STATO DI SICURO MOLTO MEGLIO DI QUEI BARBOSI RINCOGLIONITI CHE FREQUENTI TU. ALMENO LUI RIUSCIVA A FAR COMPRENDERE I FATTI A TUTTI IN MODO PIACEVOLE, AL CONTRARIO DEI GRANDI PROFESSORONI MARXISTI, SECONDO CUI LA STORIA ALTRO NON E' CHE SFRUTTAMENTO DEI PADRONI. LA STORIA E' IL PIACERE DEL RACCONTO, NON LA SPOCCHIA CULTURALE.

EVVIVA MONTANELLI. ABBASSO I PROFESSORONI.

P.S. INTERESSANTE NOTARE CHE I CRIMINI DEL COMUNISMO PER TE NON SONO STORIA, MENTRE TUTTO IL RESTO SI. STO MORENDO DALLE RISATE

Achille ha scritto:

carlo V ha scritto:montanelli non era uno storico, era un bravo giornalista e un mediocrissimo divulgatore di storia, tanto che la sua Storia d'Italia è considerata l'idealtipo del pasticcio storiografico (peggio di mack smith diciamo).
Era un uomo di destra che nel 1954 proponeva a gli americani di creare una organizzazione segreta terroristica per scatenare una guerra civile (Lupo, Partito e antipartito, p. 107-108).
Sentitosi sul collo il tallone berlusconiano ha resistito e si è opposto con dignità
ma non facciamone un santo
in basso come sallusti e feltri è difficile cadere
ma il Giornale è sempre stato un giornale molto di destra
quanto poi all'interesse per la storia, allora magari per te è storia anche il Libro nero del comunismo, anch'esso generosamente distribuito dal Gornale :-)

MONTANELLI COME DIVULGATORE DI STORIA E' STATO DI SICURO MOLTO MEGLIO DI QUEI BARBOSI RINCOGLIONITI CHE FREQUENTI TU. ALMENO LUI RIUSCIVA A FAR COMPRENDERE I FATTI A TUTTI IN MODO PIACEVOLE, AL CONTRARIO DEI GRANDI PROFESSORONI MARXISTI, SECONDO CUI LA STORIA ALTRO NON E' CHE SFRUTTAMENTO DEI PADRONI. LA STORIA E' IL PIACERE DEL RACCONTO, NON LA SPOCCHIA CULTURALE.

EVVIVA MONTANELLI. ABBASSO I PROFESSORONI.

P.S. INTERESSANTE NOTARE CHE I CRIMINI DEL COMUNISMO PER TE NON SONO STORIA, MENTRE TUTTO IL RESTO SI. STO MORENDO DALLE RISATE

Quotone

Sam ha scritto:

Achille ha scritto:

carlo V ha scritto:montanelli non era uno storico, era un bravo giornalista e un mediocrissimo divulgatore di storia, tanto che la sua Storia d'Italia è considerata l'idealtipo del pasticcio storiografico (peggio di mack smith diciamo).
Era un uomo di destra che nel 1954 proponeva a gli americani di creare una organizzazione segreta terroristica per scatenare una guerra civile (Lupo, Partito e antipartito, p. 107-108).
Sentitosi sul collo il tallone berlusconiano ha resistito e si è opposto con dignità
ma non facciamone un santo
in basso come sallusti e feltri è difficile cadere
ma il Giornale è sempre stato un giornale molto di destra
quanto poi all'interesse per la storia, allora magari per te è storia anche il Libro nero del comunismo, anch'esso generosamente distribuito dal Gornale :-)

MONTANELLI COME DIVULGATORE DI STORIA E' STATO DI SICURO MOLTO MEGLIO DI QUEI BARBOSI RINCOGLIONITI CHE FREQUENTI TU. ALMENO LUI RIUSCIVA A FAR COMPRENDERE I FATTI A TUTTI IN MODO PIACEVOLE, AL CONTRARIO DEI GRANDI PROFESSORONI MARXISTI, SECONDO CUI LA STORIA ALTRO NON E' CHE SFRUTTAMENTO DEI PADRONI. LA STORIA E' IL PIACERE DEL RACCONTO, NON LA SPOCCHIA CULTURALE.

EVVIVA MONTANELLI. ABBASSO I PROFESSORONI.

P.S. INTERESSANTE NOTARE CHE I CRIMINI DEL COMUNISMO PER TE NON SONO STORIA, MENTRE TUTTO IL RESTO SI. STO MORENDO DALLE RISATE

Quotone

no, non è che i crimini del comunismo non sono storia, semplicemente Il libro nero del comunismo non è un libro di storia. Dovresti sapere la differenza, il prof Corrao nel laboratorio di studi storici digitali e i vari laboratori di metodologia la insegnano la differenza....
Non sono marxista, non faccio parte del collettivo...ti devi rassegnare.
Sono però "uno studente che studia" (come diceva Totò), e so la differenza tra i libri di storia contemporanea, i libri di divulgazione storica (Montanelli, Petacco, G.B.Guerri) e i libri di propaganda (il libro nero del comunismo). Prova a chiedere a un qualunque prof del cdl, di qualunque materia, se quello è un libro di storia o non lo è.
Non sto facendo polemica, semplicemente ti dico: controlla, e poi mi dici se mi sbagliavo.

carlo V ha scritto:no, non è che i crimini del comunismo non sono storia, semplicemente Il libro nero del comunismo non è un libro di storia. Dovresti sapere la differenza, il prof Corrao nel laboratorio di studi storici digitali e i vari laboratori di metodologia la insegnano la differenza....
Non sono marxista, non faccio parte del collettivo...ti devi rassegnare.
Sono però "uno studente che studia" (come diceva Totò), e so la differenza tra i libri di storia contemporanea, i libri di divulgazione storica (Montanelli, Petacco, G.B.Guerri) e i libri di propaganda (il libro nero del comunismo). Prova a chiedere a un qualunque prof del cdl, di qualunque materia, se quello è un libro di storia o non lo è.
Non sto facendo polemica, semplicemente ti dico: controlla, e poi mi dici se mi sbagliavo.

QUESTO ALMENO E' UN DISCORSO PIU' SENSATO DI QUELLO PRECEDENTE. MA SU MONTANELLI CONTINUO A PENSARLA IN QUEL MODO

Achille ha scritto:

carlo V ha scritto:no, non è che i crimini del comunismo non sono storia, semplicemente Il libro nero del comunismo non è un libro di storia. Dovresti sapere la differenza, il prof Corrao nel laboratorio di studi storici digitali e i vari laboratori di metodologia la insegnano la differenza....
Non sono marxista, non faccio parte del collettivo...ti devi rassegnare.
Sono però "uno studente che studia" (come diceva Totò), e so la differenza tra i libri di storia contemporanea, i libri di divulgazione storica (Montanelli, Petacco, G.B.Guerri) e i libri di propaganda (il libro nero del comunismo). Prova a chiedere a un qualunque prof del cdl, di qualunque materia, se quello è un libro di storia o non lo è.
Non sto facendo polemica, semplicemente ti dico: controlla, e poi mi dici se mi sbagliavo.

QUESTO ALMENO E' UN DISCORSO PIU' SENSATO DI QUELLO PRECEDENTE. MA SU MONTANELLI CONTINUO A PENSARLA IN QUEL MODO

vabé allora informati meglio sui volumi della storia d'italia di montanelli.
aprili, leggili e poi mi dici se non ti metti le mani nei capelli.

carlo V ha scritto:

Achille ha scritto:

carlo V ha scritto:no, non è che i crimini del comunismo non sono storia, semplicemente Il libro nero del comunismo non è un libro di storia. Dovresti sapere la differenza, il prof Corrao nel laboratorio di studi storici digitali e i vari laboratori di metodologia la insegnano la differenza....
Non sono marxista, non faccio parte del collettivo...ti devi rassegnare.
Sono però "uno studente che studia" (come diceva Totò), e so la differenza tra i libri di storia contemporanea, i libri di divulgazione storica (Montanelli, Petacco, G.B.Guerri) e i libri di propaganda (il libro nero del comunismo). Prova a chiedere a un qualunque prof del cdl, di qualunque materia, se quello è un libro di storia o non lo è.
Non sto facendo polemica, semplicemente ti dico: controlla, e poi mi dici se mi sbagliavo.

QUESTO ALMENO E' UN DISCORSO PIU' SENSATO DI QUELLO PRECEDENTE. MA SU MONTANELLI CONTINUO A PENSARLA IN QUEL MODO

vabé allora informati meglio sui volumi della storia d'italia di montanelli.
aprili, leggili e poi mi dici se non ti metti le mani nei capelli.

Ti sembrerà assurdo ma la passione per la storia mi è nata dopo aver letto STORIA DEI GRECI e STORIA DI ROMA di Indro Montanelli. Di certo non utilizzerà metodi scientifici, ma leggere i suoi libri è un vero piacere.

Achille ha scritto:

carlo V ha scritto:

Achille ha scritto:

carlo V ha scritto:no, non è che i crimini del comunismo non sono storia, semplicemente Il libro nero del comunismo non è un libro di storia. Dovresti sapere la differenza, il prof Corrao nel laboratorio di studi storici digitali e i vari laboratori di metodologia la insegnano la differenza....
Non sono marxista, non faccio parte del collettivo...ti devi rassegnare.
Sono però "uno studente che studia" (come diceva Totò), e so la differenza tra i libri di storia contemporanea, i libri di divulgazione storica (Montanelli, Petacco, G.B.Guerri) e i libri di propaganda (il libro nero del comunismo). Prova a chiedere a un qualunque prof del cdl, di qualunque materia, se quello è un libro di storia o non lo è.
Non sto facendo polemica, semplicemente ti dico: controlla, e poi mi dici se mi sbagliavo.

QUESTO ALMENO E' UN DISCORSO PIU' SENSATO DI QUELLO PRECEDENTE. MA SU MONTANELLI CONTINUO A PENSARLA IN QUEL MODO

vabé allora informati meglio sui volumi della storia d'italia di montanelli.
aprili, leggili e poi mi dici se non ti metti le mani nei capelli.

Ti sembrerà assurdo ma la passione per la storia mi è nata dopo aver letto STORIA DEI GRECI e STORIA DI ROMA di Indro Montanelli. Di certo non utilizzerà metodi scientifici, ma leggere i suoi libri è un vero piacere.

però ora sei cresciutello (e sopratutto dovresti esserti formato una competenza professionale)

Anche a me piacevano i cartoni animati di holly e benji a 4 anni, adesso guardo le partite di serie a.

simonex100 ha scritto:Mercoledì, su La 7, nella trasmissione televisva Exit si discuteva della Riforma Gelmini, con vari invitati tra cui Salluti, giornalista del "Il Giornale" e gli studenti della Sapienza. Sallusti in un suo intervento ha denigrado chi studia Storia ritenendo la materia inutile, insomma io mi sono sentito offeso.Ho in mente un'idea, perchè non scrivere una lettera di risposta a Sallusti, in cui difendiamo l'utilità della Storia? Inviare la lettera non al Giornale ovviamente, ma al quotidiano "La repubblica" firmandoci "Studenti di Storia dell'Università di Palermo". Che ne pensate?

Mettici la mia firma.
Anzi digli pure che ho 50 anni e che per fortuna a me interessa.
"Servo popolo senza memoria"
Franco Lunardi

Ho buttato velocemente giù 4 righe ditemi cosa ne pensate

Noi studenti di Storia dell’Università degli Studi di Palermo ci sentiamo in dovere di rispondere alle affermazioni fatte dal Signor Sallusti durante la trasmissione di Exit su LA 7, riguardo agli studenti di Storia. Lei ha accusato chi segue un corso di Storia di perdere tempo,perché studia una materia che non genera profitti immediati, al contrario di quelle scientifiche che creano immediatamente guadagni e profitti. Sì, ha ragione lo studio della Storia non genera guadagni nell’immediato, ma se lei aprisse gli occhi, capirà che tutto ciò che ci circonda è storia ed è frutto delle studio del passato. Possiamo farle moltissimi esempi su come la storia sia utile e necessaria, brevemente alcuni di carattere “pratico” e d’immediato “profitto”: come poteva Brunelleschi risolvere il grande problema ingegneristico per la realizzazione della cupola di Firenze se non grazie allo studio sulle antiche rovine romane(i mattoni a spina di pesce)? Napoleone, grande appassionato di Storia Romana, riesce a conquistare l’Europa perché ispirato dal modello romano, come la creazione di stati “clienti”, quello che attuerà Napoleone fondando la Repubblica Cisalpina ecc. La grande epopea rinascimentale è nata grazie allo studio del passato greco-romano. La Storia, inoltre, ci insegna a essere tolleranti, perché ci dimostra che solo con la tolleranza si può guardare al progresso e alla civiltà, perché solo le civiltà tolleranti hanno resistito per molto tempo, mentre i modelli d’intolleranza sono crollati subito. Gli stati, le nazioni, le forme di governo devono essere legittimati dalla storia per essere ritenute “degni” . Poi non comprendiamo come un giornalista del “ Il Giornale” può dire simili affermazioni, poiché la testata per cui scrive è stata fondata da un grande divulgatore storico come Indro Montanelli, ma forse anche lui sprecava il proprio tempo in cose inutili come lo studio della Storia.
Studenti di Storia dell’Università degli Studi di Palermo.

Bisogna sistemare la forma e magari scrivere qualcosina in più, non sono molto bravo nello scrivere quindi aiutate e contribuite.

Simone ti ho mandato un messaggio privato. Controlla la posta