Esistono degli spazi per gli studenti di Lettere? A chi appartiene l'auletta dei rappresentanti?

Come in molti sapranno, ogni facoltà universitaria del nostro ateneo ha una sua auletta ad uso dei rappresantanti degli studenti. Normalmente parliamo di veri e propri buchi senza finestre, dove spesso a malapena ci entrano 5 o 6 persone. A Lettere e filosofia invece la suddetta aula neppure esiste, dato che come al solito dobbiamo sempre distinguerci in negativo per qualunque cosa; e il bello è che quasi non esistono spazi ( intendiamo regolarmente assegnati) destinati alle attività studentesche. Vi starete di certo chiedendo come sia mai possibile che non esista neppure un piccolissimo buco per gli studenti in quella che dovrebbe essere casa loro. La risposta è quanto mai complessa perchè nella nostra facoltà, come ben saprete, di spazi ce ne sono pochissimi (e lo dimostra la penuria di aule per le lezioni), e quei pochi teoricamente disponibili sono in mano ad una casta studentesca, che fa riferimento ad un'area politica ben precisa che non svolge altra funzione se non quella di strumentalizzare costantemente la facoltà, tenendola praticamente in scacco. Subito entrando sulla destra dentro l'edificio centrale di Lettere e filosofia, oltre l'aula seminari ed un'aula informatica, troviamo infatti il famosissimo box autogestito del CUA (Collettivo universitario autonomo), centro perenne di disordini di ogni sorta e spesso covo per persone esterne all'università (dunque non si parla neppure di studenti di altre facoltà ma di gente che neanche è iscritta). La loro attività principale è squisitamente politica e nessuno è mai riuscito a farli sloggiare da li (il povero prof. Ruffino nel 2007, allora preside, venne letteralmente scaraventato fuori dal box a furia di spintoni). Inutile dirvi che l'assegnazione di questo spazio non è mai stata sottoposta a nessuna verifica e che dunque si può tranquillamente parlare di appropriazione indebita di un locale del nostro ateneo. Ma lasciamo pure perdere. Sempre accanto al box si trova invece la libreria "potere e sapere", spazio gestito da un gruppo studentesco anch'esso parecchio politicizzato ma quantomeno l'aula in questione è stata assegnata regolarmente dalla nostra facoltà. Nessuno in questo caso può lamentarsi della libreria "rivoluzionaria" poichè legittimata dalle istituzioni universitarie, ci piacerebbe soltanto che questo diritto lo avessero anche le altre associazioni che lavorano ogni giorno dentro Lettere.

E veniamo in ultimo a ciò che vi sembrerà più assurdo, il quesito che ci eravamo posti all'inizio di questa nota: dove si trova l'auletta dei rappresentanti degli studenti? la risposta è semplice, non esiste alcuna auletta dei rappresentanti. O meglio, anni addietro esisteva e si trovava esattamente dove oggi è affissa una targa con una scritta a colori (rigorosamente rossi) che dice: MdU (Movimento degli Universitari). Vi starete chiedendo come mai sia possibile che l'auletta dei rappresentanti sia diventata appannaggio di una sola associazione studentesca, inutile dirvi che non ne abbiamo idea. Forse agli albori del nuovo millennio l'MdU stravinse a tal punto le elezioni studentesche da ottenere l'elezione di tutti i propri candidati? O forse invece come avveniva nei regimi feudali qualcuno un giorno dall'alto assegnò in forma vitalizia la proprietà della nostra auletta all'MdU?

La cosa non ci riguarda, nè vogliamo mettere in cattiva luce l'ottimo lavoro svolto ogni giorno dai ragazzi dell'auletta; per carità. Rivolgiamo soltanto un preciso appello al preside Giacomarra affinchè in sede dei prossimi consigli faccia chiaramente luce su tutto lo status attuale degli spazi autogestiti nella nostra facoltà. Nella speranza che i legittimi spazi degli studenti tornino agli studenti e che i rappresentanti, tutti, nessuno escluso, abbiano finalmente anche loro un'auletta dove poter organizzare al meglio la difesa dei nostri diritti.

ASSOCIAZIONE HISTORICAMENTE