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STORIA ECONOMICA (PROF. FAZIO) 6 CFU
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STORIA ECONOMICA (PROF. FAZIO) 6 CFU
LA QUESTIONE DELLA TERRA IN SICILIA
DAL REGNO BORBONICO ALLO STATO UNITARIO (1768-1867)
Il corso è organizzato in due moduli, per complessive 40 h di didattica frontale corrispondenti a 6 cfu. La prima parte del corso fornirà le nozioni essenziali sulla storia dell’economia in età preindustriale, sulla storiografia economica, sulle più importanti questioni teoriche e metodologiche dibattute nella disciplina, e sui problemi relativi alla periodizzazione, alla storia quantitativa, all’antropologia storica, al rapporto con la storia sociale e all’approccio di genere in storia economica. I testi di riferimento sono:
Paolo Malanima, Economia preindustriale, Bruno Mondadori, Milano 1995 , pp. 1-46, 95 – 422, 481-600. (Qualora questo testo risultasse non in commercio, va sostituito con Paolo Malanima, Uomini risorse tecniche nell'economia europea dal X al XIX secolo, Bruno Mondadori, Milano 2003, da studiare per intero )
e
Luciano Pezzolo, L’economia di antico regime, Carocci, Milano 2005
Gli studenti che per giustificati motivi non potranno frequentare le lezioni, aggiungeranno: Maurice Aymard, La transizione dal feudalesimo al capitalismo, in Storia d'Italia, Annali I. Dal feudalesimo al capitalismo, Einaudi, Torino 1978, pp. 1133-1192 , liberamente scaricabile ai seguenti url:
I parte:
http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/b667.pdf
II parte:
http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/b668.pdf
Nella seconda parte del corso verrà affrontato un tema centrale della storia economica nella sua declinazione locale. Il problema della proprietà della terra tra Antico Regime e periodo contemporaneo, in una cronologia spesso rimasta marginale rispetto alle ripartizioni convenzionali, è viceversa essenziale per la ricchezza delle prospettive offerte. Nel periodo considerato avviene il travagliato passaggio dalle forme feudali e promiscue di proprietà e possesso alla proprietà “libera” delineata dall’economia politica del XVIII secolo e dalla legislazione post napoleonica; viene affrontato il secolare problema degli usi civici delle popolazioni, delle loro usurpazioni e del loro risarcimento; le riforme succedutesi in un arco di tempo che vede ben tre transizioni istituzionali (dal Viceregno, al Regno delle Due Sicilie, al Regno d’Italia) intrecciano i problemi della proprietà feudale, ecclesiastica, demaniale, e dei patrimoni delle comunità; vedono all’opera economisti, uomini politici e sovrani, amministratori locali, grandi proprietari e contadini; pongono problemi di politica economica, come l’opzione tra grande azienda e piccola proprietà contadina, e offrono all’interpretazione storiografica del XX secolo terreni di confronto legati ai problemi contemporanei delle lotte contadine, della riforma agraria, della mobilità sociale nel Sud rurale.
Gli studenti sceglieranno lo studio di uno tra i seguenti volumi (a, b o d) o gruppi di saggi (c) :
a) La liquidazione del patrimonio gesuitico nel XVIII secolo.
Francesco Renda, Bernardo Tanucci e i beni dei Gesuiti in Sicilia, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 1974, pp. 1-237, (Biblioteca Centrale di Giurisprudenza, BL M**14364; Biblioteca Centrale di Scienze Politiche, SP/Z/3115; Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, 4 70.G.13)
b) Gli usi civici
Giovanna Canciullo, Terra e potere. Gli usi civici nella Sicilia dell’Ottocento, Maimone, Catania 2002
c) Terre feudali, terre ecclesiastiche
Maurice Aymard, L’abolition de la féodalité en Sicile: le sens d’une réforme, in «Annuario dell’Istituto Storico per l’Età Moderna e Contemporanea», XXIII-XXIV (1971-72), pp. 67-85 (http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/b649.pdf);
Orazio Cancila, La distribuzione della terra. Dal feudo alla proprietà borghese, in Id., La terra di Cerere, Sciascia, Caltanissetta-Roma 2001, pp. 55-127 (http://www.storiamediterranea.it/darts_md1_page.php?p=idl&idlibro=40);
Alfredo Li Vecchi, Introduzione a Simone Corleo, Storia della enfiteusi dei terreni ecclesiastici in Sicilia, Sciascia, Caltanissetta-Roma 1977, pp. V-LXXXIII (Biblioteca Centrale di Giurisprudenza, BL M***2971; Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, COLL 1089 18; 14 4.B.49);
Angelo Sindoni, L’eversione dell’asse ecclesiastico, in Storia della Sicilia, vol.IX, Società Editrice Storia di Napoli e della Sicilia, Napoli 1977, pp. 203-220, (Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, CONT 885.bis IX; RR 945.
Salvatore Lupo, La censuazione dei beni ecclesiastici in Sicilia dopo l’unità, in G. Zito (a cura di), Chiesa e società in Sicilia. I secoli XVII-XIX, SEI, Torino 1995, pp. 195-207 (Biblioteca Centrale di Scienze Politiche, SP/Z/4/2869, SP/Z/4/2870, SP/Z/4/2871; Biblioteca Centrale della Facoltà di Lettere e Filosofia, LC L 90 A 705)
d) Promiscuità, usurpazioni, politca
Giuseppe Giarrizzo, Un comune rurale della Sicilia etnea. Biancavilla, 1810-1860, Catania 1963, pp. 19-100, 161-374 (http://www.storiamediterranea.it/darts_md1_page.php?p=idl&idlibro=72)
I testi che, tra quelli in programma, sono attualmente fuori commercio sono disponibili online agli URL indicati, o nelle biblioteche cittadine alle collocazioni segnalate, e comunque presso la docente nel corso delle lezioni.
DAL REGNO BORBONICO ALLO STATO UNITARIO (1768-1867)
Il corso è organizzato in due moduli, per complessive 40 h di didattica frontale corrispondenti a 6 cfu. La prima parte del corso fornirà le nozioni essenziali sulla storia dell’economia in età preindustriale, sulla storiografia economica, sulle più importanti questioni teoriche e metodologiche dibattute nella disciplina, e sui problemi relativi alla periodizzazione, alla storia quantitativa, all’antropologia storica, al rapporto con la storia sociale e all’approccio di genere in storia economica. I testi di riferimento sono:
Paolo Malanima, Economia preindustriale, Bruno Mondadori, Milano 1995 , pp. 1-46, 95 – 422, 481-600. (Qualora questo testo risultasse non in commercio, va sostituito con Paolo Malanima, Uomini risorse tecniche nell'economia europea dal X al XIX secolo, Bruno Mondadori, Milano 2003, da studiare per intero )
e
Luciano Pezzolo, L’economia di antico regime, Carocci, Milano 2005
Gli studenti che per giustificati motivi non potranno frequentare le lezioni, aggiungeranno: Maurice Aymard, La transizione dal feudalesimo al capitalismo, in Storia d'Italia, Annali I. Dal feudalesimo al capitalismo, Einaudi, Torino 1978, pp. 1133-1192 , liberamente scaricabile ai seguenti url:
I parte:
http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/b667.pdf
II parte:
http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/b668.pdf
Nella seconda parte del corso verrà affrontato un tema centrale della storia economica nella sua declinazione locale. Il problema della proprietà della terra tra Antico Regime e periodo contemporaneo, in una cronologia spesso rimasta marginale rispetto alle ripartizioni convenzionali, è viceversa essenziale per la ricchezza delle prospettive offerte. Nel periodo considerato avviene il travagliato passaggio dalle forme feudali e promiscue di proprietà e possesso alla proprietà “libera” delineata dall’economia politica del XVIII secolo e dalla legislazione post napoleonica; viene affrontato il secolare problema degli usi civici delle popolazioni, delle loro usurpazioni e del loro risarcimento; le riforme succedutesi in un arco di tempo che vede ben tre transizioni istituzionali (dal Viceregno, al Regno delle Due Sicilie, al Regno d’Italia) intrecciano i problemi della proprietà feudale, ecclesiastica, demaniale, e dei patrimoni delle comunità; vedono all’opera economisti, uomini politici e sovrani, amministratori locali, grandi proprietari e contadini; pongono problemi di politica economica, come l’opzione tra grande azienda e piccola proprietà contadina, e offrono all’interpretazione storiografica del XX secolo terreni di confronto legati ai problemi contemporanei delle lotte contadine, della riforma agraria, della mobilità sociale nel Sud rurale.
Gli studenti sceglieranno lo studio di uno tra i seguenti volumi (a, b o d) o gruppi di saggi (c) :
a) La liquidazione del patrimonio gesuitico nel XVIII secolo.
Francesco Renda, Bernardo Tanucci e i beni dei Gesuiti in Sicilia, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 1974, pp. 1-237, (Biblioteca Centrale di Giurisprudenza, BL M**14364; Biblioteca Centrale di Scienze Politiche, SP/Z/3115; Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, 4 70.G.13)
b) Gli usi civici
Giovanna Canciullo, Terra e potere. Gli usi civici nella Sicilia dell’Ottocento, Maimone, Catania 2002
c) Terre feudali, terre ecclesiastiche
Maurice Aymard, L’abolition de la féodalité en Sicile: le sens d’une réforme, in «Annuario dell’Istituto Storico per l’Età Moderna e Contemporanea», XXIII-XXIV (1971-72), pp. 67-85 (http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/b649.pdf);
Orazio Cancila, La distribuzione della terra. Dal feudo alla proprietà borghese, in Id., La terra di Cerere, Sciascia, Caltanissetta-Roma 2001, pp. 55-127 (http://www.storiamediterranea.it/darts_md1_page.php?p=idl&idlibro=40);
Alfredo Li Vecchi, Introduzione a Simone Corleo, Storia della enfiteusi dei terreni ecclesiastici in Sicilia, Sciascia, Caltanissetta-Roma 1977, pp. V-LXXXIII (Biblioteca Centrale di Giurisprudenza, BL M***2971; Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, COLL 1089 18; 14 4.B.49);
Angelo Sindoni, L’eversione dell’asse ecclesiastico, in Storia della Sicilia, vol.IX, Società Editrice Storia di Napoli e della Sicilia, Napoli 1977, pp. 203-220, (Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, CONT 885.bis IX; RR 945.
Salvatore Lupo, La censuazione dei beni ecclesiastici in Sicilia dopo l’unità, in G. Zito (a cura di), Chiesa e società in Sicilia. I secoli XVII-XIX, SEI, Torino 1995, pp. 195-207 (Biblioteca Centrale di Scienze Politiche, SP/Z/4/2869, SP/Z/4/2870, SP/Z/4/2871; Biblioteca Centrale della Facoltà di Lettere e Filosofia, LC L 90 A 705)
d) Promiscuità, usurpazioni, politca
Giuseppe Giarrizzo, Un comune rurale della Sicilia etnea. Biancavilla, 1810-1860, Catania 1963, pp. 19-100, 161-374 (http://www.storiamediterranea.it/darts_md1_page.php?p=idl&idlibro=72)
I testi che, tra quelli in programma, sono attualmente fuori commercio sono disponibili online agli URL indicati, o nelle biblioteche cittadine alle collocazioni segnalate, e comunque presso la docente nel corso delle lezioni.
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